Resoconto dell’intervento di chirurgia refrattiva – PRK – studio Prof. Albino Rapizzi
Presso lo studio del Prof. Albino Rapizzi a Treviso, mi sono sottoposto a un intervento di chirurgia refrattiva, mediante la tecnica PRK (Photo Refractive Keratectomy), per correggere una miopia medio-elevata (6.5 e 7 diottrie) e lieve astigmatismo (0.5 e 0.75).
Introduzione
Purtroppo non sono risultato idoneo alla tecnica LASIK perché avevo cornee troppo poco spesse. Dico “purtroppo” perché, rispetto alla PRK, la LASIK permette un decorso postoperatorio indolore e un recupero visivo molto rapido.
La PRK tuttavia è un’operazione più superficiale, quindi meno invasiva, più semplice e in certi casi più sicura della LASIK.
Il dolore e il recupero visivo lento, nella PRK, sono dovuti alla ricostruzione e cicatrizzazione dell’epitelio, lo strato più superficiale della cornea, asportato manualmente dal chirurgo, in fase di intervento, per permettere al laser ad eccimeri di scolpire la cornea sottostante. Nella LASIK, invece, l’epitelio viene mantenuto intatto.
Non entro nei dettagli delle tecniche di chirurgia refrattiva prima di tutto perché è facilissimo trovare tutte le informazioni a riguardo in rete, ma soprattutto perché è importante che ognuno scelga autonomamente quanto informarsi. Personalmente ho voluto leggere, sapere e vedere tutto ciò a cui sarei andato incontro, ma non è detto che sia il modo migliore per affrontare un’operazione del genere. Dipende molto dalla sensibilità individuale.
Intervento bilaterale
Con la tecnica PRK è possibile decidere di operare entrambi gli occhi lo stesso giorno, anziché aspettare 1 mese tra un intervento e l’altro.
Con la LASIK, invece, si opera prima un occhio e l’altro dopo qualche giorno. A parte il rischio di infezione, comune a qualsiasi operazione chirurgica, effettuare un intervento bilaterale ha solo vantaggi: il recupero visivo è più rapido perché gli occhi si abituano assieme, il risultato finale è migliore, il decorso postoperatorio è dimezzato e si è sottoposti a un solo intervento, quindi minor stress operatorio (da non sottovalutare).
Giorno 0 - L'intervento, prima parte
L’appuntamento è per le 12:00. Dopo una breve attesa, vengo chiamato dall’infermiere nella sala pre-operatoria. Comincia a mettermi delle gocce di anestetico sugli occhi. Aspetto qualche minuto, torna e mi somministra del tranquillizzante sotto la lingua. Infine mi chiama per andare nella sala operatoria dove ad aspettarmi ci sono il chirurgo e un’altra infermiera.
Mi fanno stendere sul lettino e mi posizionano sotto un macchinario pieno di luci. L’intervento dura una decina di minuti per entrambi gli occhi. Mi operano prima l’occhio destro e dopo quello sinistro. L’operazione non fa assolutamente male ma può fare una certa impressione: dopo l’asportazione dell’epitelio si sente il rumore del laser che scolpisce la cornea. Basta guardare fissi la luce rossa e cercare di non muoversi. Il laser segue ogni micro movimento dell’occhio e si ferma in caso di problemi. L’odore è la cosa più strana: sembra pollo bruciato, lo si sente anche se si cerca di non respirare. È qualcosa che rimane impressa nella mente, infatti sembrerà di sentirlo anche i giorni a venire.
Ultimato l’intervento, gli occhi vengono protetti con delle lenti a contatto terapeutiche. Mi fanno alzare sul lettino e già mi rendo conto di riuscire a vedere bene, tuttavia l’ansia che qualcosa sia andato storto non fatica a trasparire. Mi fanno sedere per qualche minuto per potermi tranquillizzare e il chirurgo mi rassicura dicendo che l’intervento è riuscito perfettamente bene! Dice che il laser non si è mai dovuto fermare perché non ho mai mosso gli occhi! Mi avverte che presto comincerò a provare dolori e che potranno essere anche molto forti durante la notte. Si raccomanda di stare al buio e fare impacchi di ghiaccio.
Mi prescrive quindi degli antidolorifici e il collirio antibiotico da usare 5/6 volte al giorno.
Fissiamo l’appuntamento per la visita già la mattina seguente.
Giorno 0 - L'intervento, seconda parte
Le lenti terapeutiche sono lenti a contatto che fungono da medicazione e aiutano la cicatrizzazione dell’epitelio, un processo che dura 4/5 giorni, responsabile dei forti dolori che sto aspettando. Ma soprattutto sostituiscono le bende di una volta permettendo una visione parziale. È tutto appannato e sfocato, ma almeno posso camminare autonomamente.
Sono stato operato intorno alle 13. Le prime 12 ore passano abbastanza tranquillamente. Indosso occhiali da sole, sto nel buio completo e il dolore è assolutamente sopportabile. È importante evitare la luce perché favorisce l’irritazione. Anche per questo motivo operarsi nei mesi invernali aiuta: il freddo e le poche ore di sole sono condizioni ottimali.
Verso l’una di notte, dopo l’ultima somministrazione dell’antibiotico, il dolore comincia a essere molto intenso.
Gli antidolorifici non fanno effetto, l’unica cosa che riesce in qualche modo a calmare il dolore è l’impacco con il ghiaccio.
Giorno 1 - Prima visita
Passo la notte insonne, la sensazione è quella di avere dell’alcol negli occhi, bruciano moltissimo, ma ne ero consapevole… cerco quindi di non preoccuparmi.
Per fortuna arriva velocemente il momento di prepararsi per tornare alla clinica per la visita.
Il dottore è contentissimo, la cornea gli sembra in ottimo stato e la cicatrizzazione procede come previsto. Mi dice che i dolori dovrebbero diminuire perché l’epitelio va ricostruendosi in maniera radiale verso il centro dell’occhio, quindi la zona interessata sarà sempre minore.
Durante il mattino i dolori sono molto più sopportabili, ma nel pomeriggio cominciano ad acuirsi e la notte è come la precedente: risulta impossibile dormire… Non me l’aspettavo, il dottore aveva detto che il dolore sarebbe diminuito, invece no. Come avere le lame negli occhi. Antidolorifici e ghiaccio fanno quel che possono finché, esausto, credo verso l’alba, riesco ad assopirmi.
Giorno 2 - Febbre
Mi sveglio verso le 10, sorpreso di essere riuscito a riposare un po’. Il dolore si è trasformato in fastidio, è sempre una sensazione di bruciore che diventa più intenso nelle ore serali. Il fastidio alla luce costringe a stare sempre al buio.
Incuriosito da alcuni brividi, mi misuro la febbre: 37.5. Il dottore mi aveva avvertito che avrei potuto avere della “febbre da stress”.
Giorno 3 - Seconda visita
L’epitelio si è ricostruito completamente! La cicatrizzazione procede ed è possibile togliere le lenti a contatto terapeutiche! Ci speravo… ho sempre mal sopportato le lenti a contatto, anche per poche ore (altro motivo per cui ho voluto fare l’operazione), figuriamoci dopo 4 giorni e 3 notti!
La vista è tutt’altro che nitida, in questa fase viene definita “vista acquosa”, ovvero come se guardassi attraverso un vetro bagnato. In percentuale potrei dire di vedere al 40% rispetto a una vista ottimale.
Il dolore cambia, non c’è più il bruciore, e la sensazione è quella di avere sabbia negli occhi. Sono le cicatrici dell’epitelio: le palpebre, passandoci sopra, sentono come delle rocce, delle montagne.
Giorno 4 - Miracolo
Dolori spariti! Le montagne sono diventate colline! Il fastidio alla luce è diminuito, ma soprattutto la vista è raddoppiata rispetto al giorno prima! C’è sempre molta difficoltà a mettere a fuoco sia da vicino sia da lontano, ma sono molto più frequenti i momenti in cui qualcosa risulta nitido! Il salto di qualità rispetto al giorno prima è notevole, sono al 50%.
Giorno 5-6
La vista rimane sostanzialmente uguale: si vede bene, ma come se fosse tutto un po’ appannato e le scritte non risultano nitide, soprattutto quelle più piccole. Impossibile leggere libri, riviste o giornali. Usare il computer affatica molto ed è frequente l’insorgere di mal di testa e dolori di stanchezza attorno agli occhi.
Giorno 7 - Terza visita
Le cicatrici risultano completamente chiuse ed è quindi possibile tornare alle attività normali, anche sportive. È anche possibile guidare dato che riesco a vedere 8/10 in un occhio e 6/10 nell’altro! (la legge permette la guida se si hanno almeno 5 e 2 decimi!).
Il dottore dice che continuerò ad avere questa vista così appannata e poco nitida per almeno 20 giorni e che riuscirò a mettere meglio a fuoco da vicino scritte, monitor e testi nel giro di un mese. Mi avverte che il miglioramento sarò molto più graduale, non ci saranno più salti netti come dal 3° al 4° giorno. Potrei dire di essere al 55%. Viene sospeso il collirio antibiotico, sostituito da un collirio a base di cortisone che dovrebbe aiutare a migliorare la qualità visiva.
Giorno 8 - Prima prova di guida
Tutto sommato positiva anche se come si immaginava le scritte e i cartelli sono più che altro un’intuizione! È anche difficile mettere a fuoco il cruscotto. Non oso immaginare con che coraggio possa guidare chi ha 5 e 2 decimi!
È molto stressante: il cervello cerca costantemente di vedere meglio tentando di compensare quello che non riescono a dare gli occhi. Dopo un paio d’ore in città si accusa stanchezza alla testa.
Messa a fuoco da vicino
Al momento è la cosa più difficile. Questo perché, come ogni miope, ho sempre visto benissimo da vicino, senza occhiali.
Il miope non ha bisogno di sforzarsi per mettere a fuoco da vicino, come invece fa chi ha una vista normale. Ora invece i miei occhi mettono a fuoco da lontano in maniera normale, mentre la messa a fuoco da vicino è cosa completamente nuova. È solo questione d’allenamento… e sono in ritardo di trent’anni!
Giorno 9 - Uscita serale
È ancora più difficile vedere rispetto al giorno. Le luci dirette (fanali, lampioni) sono contornate da grossi aloni e danno molto fastidio.
Giorno 10-11
La vista rimane sostanzialmente della stessa qualità. In percentuale siamo sull’65%. Prima sciata. La vista non nitida non dà problemi, ma è meglio far guidare qualcun altro.
Giorno 12-25
Si avvertono sensibili miglioramenti alla qualità della vista. Le scritte risultano un po’ più nitide ma ancora non perfette. Riscontro una visione migliore con l’occhio destro rispetto al sinistro, ma la visione con entrambi gli occhi aperti è comunque buona (80%). È migliorata moltissimo la messa a fuoco da molto vicino, 10-20 cm, mentre nel campo medio 40-80 cm (lo schermo del computer) è ancora difficile leggere distintamente le scritte più piccole.
Giorno 26 - Rientro al lavoro
Abbastanza traumatico: la visione del monitor per 6, 8 ore di fila è molto stancante per il fatto che le scritte più piccole sono ancora poco definite. La guida di sera, con gli occhi affaticati, non è piacevole: i lampioni e i fari più in lontananza si vedono doppi.
Giorno 27 - Quarta visita
Giorno 38 - Pubblicazione del resoconto
Dopo due settimane dal rientro al lavoro, la vista di giorno è leggermente migliorata (85%), mentre la vista notturna, dopo 8 ore al computer, è ancora scarsa (65%). Gli occhi lacrimano, c’è un lieve bruciore, e i punti luminosi più lontani si vedono doppi.
Ogni sbattito di palpebre cambia il modo in cui la luce viene rifratta sulle cicatrici, migliorando e peggiorando la qualità della vista costantemente.
Paradossalmente dopo 6 ore di sciata, quindi con freddo, sole, vento, la vista notturna è quasi perfetta come quella diurna. È proprio lo sforzo di mettere a fuoco sul campo medio a far irritare le cicatrici: come una cicatrice sulla pelle ogni tanto può far male o dare la sensazione di “tirare”, le cicatrici dell’epitelio manifestano l’irritazione appannando la vista o rendendola poco definita.
Giorno 56 - Quinta visita
Dopo un mese dall’ultima, la situazione è migliorata poco. Sicuramente la vista al computer è meno stressante perché le scritte sono più definite e a fine giornata mi sento meno stanco. Ma di notte, per strada, la vista è ancora molto scarsa. Danno sempre fastidio gli aloni attorno ai punti luminosi e l’occhio destro vede le forme lontane più contrastate (come le scritte o i segnali stradali) quasi doppie. L’occhio sinistro ha una definizione migliore e la visione binoculare comunque è accettabile.
Durante la visita esprimo al professore la preoccupazione che la guarigione si sia stabilizzata e non avrei più avuto miglioramenti. Al contrario, fortunatamente, il dottore mi ha tranquillizzato: il recupero è sempre in atto e sarà molto lungo, questo perché dipende dalla reazione soggettiva dei tessuti e di come tendono a guarire. Le cicatrici sono ben levigate, ora quello che deve migliorare è la trasparenza della cornea e può durare qualche mese, ma certamente ci sarà un miglioramento, considerando che mi sono operato meno di due mesi fa.
La terapia con collirio cortisonico con due applicazioni al giorno continua così come l’uso di lacrime al bisogno.
Giorno 79 - Visita medica aziendale
Sorprendentemente sono riuscito a vedere 12/10!!! Ogni occhio da solo ha 10/10 leggermente scarsi, mentre con la visione binoculare riuscivo perfettamente a vedere la riga 12 (12/12). Ce ne fossero state altre avrei visto ancora di più!
La vista notturna invece è ancora scarsa e non è cambiata molto in questi giorni. Certo rispetto a due mesi fa è migliorata, ma è ancora lontana dall’essere definita.
Giorno 93 - Sesta visita
Sono arrivato al controllo con occhi molto stanchi e quasi non vedevo le lettere del tabellone perché molto annebbiate con un alone di luce attorno. Il professore temeva un residuo di miopia, ma provando a guardare attraverso una lente con correzione 0,5, l’occhio la rifiutava. Prova che la correzione al laser è giusta e che la questione è solo superficiale. Si dovrà avere pazienza, come detto, ancora diversi mesi.
La vista diurna è praticamente perfetta, non ci sono problemi in nessuna situazione. Rimane scarsa la vista notturna: facce poco riconoscibili da 5 metri in avanti, cartelli stradali da intuire più che leggere e luci con aloni e stelle tutto attorno. Attendiamo fiduciosi questi miglioramenti dei prossimi mesi…
La terapia con collirio cortisonico viene diminuita. Da due applicazioni al giorno si passa a una. Continuare con l’uso di lacrime al bisogno.
Giorno 125 - Settima visita
Settima visita. Nell’ultimo mese la vista è migliorata molto. L’occhio sinistro, da solo, è riuscito a leggere i 12/10. L’occhio fa ancora fatica e arriva senza grossi problemi a 8-9/10. La vista binoculare migliora ulteriormente e volendo avrei potuto leggere oltre i 12/10!
Al quarto mese dall’operazione ho raggiunto un’ottima qualità visiva sull’occhio sinistro e una buona qualità su quello destro. Quest’ultimo migliorerà nei prossimi mesi perché la cornea diventerà sempre più limpida. È proprio la limpidezza non completamente cristallina che crea i difetti notturni (presenti in entrambi gli occhi). La vista notturna è leggermente migliorata rispetto al mese scorso, ma non è ancora soddisfacente. Le ore di luce sono aumentate e ciò sicuramente aiuta. I bagliori sono diminuiti, ma permane una visione doppia soprattutto all’occhio destro. In ogni caso la guida non risulta compromessa, ma è ancora difficile riconoscere le facce in lontananza.
Confermata la terapia al collirio cortisonico con un’applicazione al giorno e l’uso di lacrime al bisogno.
Giorno 160 - Ottava visita
Nell’ultimo mese non ci sono state grosse differenze. L’occhio sinistro ha raggiunto senza alcuno sforzo una vista eccellente: 12/10 da solo. L’occhio destro è ancora indietro, vede 9/10 decimi sforzando molto.
L’effetto, soprattutto di sera, è quello che si ha quando si vede leggermente doppio, sfasato. La vista binoculare è comunque perfetta di giorno e accettabile di notte. Viene sospeso il trattamento col Flumetol, mentre le lacrime possono essere usate al bisogno.
La prossima visita sarà tra 4 mesi, ovvero 9 dall’intervento.
Giorno 180 - Sei mesi dall'intervento
L’occhio destro è migliorato, soffre meno anche di notte. I bagliori e le fonti luminose sono più definiti e danno meno fastidio.
Le lacrime sono usate molto meno, una volta al giorno se mi ricordo, non ne sento quasi più il bisogno, è più un gesto d’abitudine.
Giorno 275 - Nona visita, nove mesi dall'intervento
Durante l’estate non ho avuto alcun problema con gli occhi. La vista è sempre stata ottima praticamente in ogni occasione. Tra i due occhi rimane una differenza sensibile: l’occhio sinistro ha una vista eccezionale di 12 decimi, mentre l’occhio destro vede i 10 decimi con un po’ di difficoltà (tra 0,25 e 0,50 di diottrie). Tuttavia al rientro delle ferie, al lavoro, con uso intensivo del computer, ho notato strani bagliori, sempre all’occhio destro.
In situazioni di sforzo fisico capita a volte di vedere in alto a sinistra una specie di mezzaluna luminosa. E a volte la visione in quella parte sembra “flickerare”. Il chirurgo ha ipotizzato la presenza di un corpo mobile nell’umor vitreo: si tratta di una condensazione del materiale con cui è composto l’umor ed è qualcosa che passa da sola. Abbiamo deciso di controllare in ogni caso la retina per vedere se sta “soffrendo”. Entrambe le situazioni non sono riconducibili all’intervento che, come già spiegato, riguarda solo la superficie della cornea, peraltro perfettamente cristallina in entrambi gli occhi.
Giorno 280 - Esame della retina dell'occhio destro
Esito: negativo! Fortunatamente sembra essere tutto a posto! Bagliori, fastidi e corpi mobili, guariranno e passeranno con il tempo. Il prossimo appuntamento con il chirurgo ci sarà tra 6,7 mesi.
Giorno 365 - Un anno dall'intervento!
Un anno fa ero sotto i ferri per affrontare l’operazione che ha letteralmente cambiato la mia vita! È stata molto dolorosa, soprattutto i primi giorni, il tempo di recupero è stato molto lungo e le situazioni in cui gli occhi fanno fatica sono ancora molte. Ma nonostante tutto è un miglioramento talmente significativo che se potessi tornare indietro sicuramente la rifarei. Non è una passeggiata, non è da sottovalutare e non è per tutti, ma sono molto soddisfatto e mi ritengo molto fortunato.
Le situazioni più difficili sono sicuramente conseguenza delle ore al computer e gli effetti consistono in rossore e bruciore agli occhi, vista più scarsa e meno definita del solito soprattutto di notte. Fortunatamente la differenza di qualità visiva tra un occhio e l’altro non dà fastidio e per il momento è assolutamente sopportabile. La prossima visita sarà tra 3/4 mesi.
Giorno 454 - L'ebrezza dei 15/10!
Giorno 720 - Due anni dall'intervento!
Sara
Ciao Francesca,
io mi sono operata a fine gennaio e da subito ho notato che l’occhio sinistro vedeva meno del destro.
Inizialmente la differenza era palese e mi dava parecchio fastidio oltre a mettermi in ansia. La situazione però è nettamente migliorata, anche se una leggere differenza tra i due occhi permane ancora.
Ai vari controlli l’oculista mi ha detto che l’occhio è secco, nonostante io stia mettendo vari colliri (penso di aver speso più di colliri che di intervento) ed è presente una leggera haze che dovrebbe risolversi (speriamo). La prossima visita sarà a novembre. l’oculista mi ha anche consigliato di bere molta acqua (cosa su cui io fatico). Ciao
Francesca
Grazie Sara per la risposta, la mia preoccupazione è questo peggioramento inaspettato e temo anch’io che si tratti di una haze corneale infatti nei casi di miopia elevata si presenta molto facilmente. Al momento io utilizzo solo il Blugel in quanto la terapia con il cortisone lo terminata il 30 giugno. Tu stai curando la haze con il cortisone?
Francesca
Ciao a tutti, scrivo perchè sono parecchio preoccupata in quanto ho fatto l’intervento di prk il 04/04/2013 e a distanza di più di 4 mesi ho notato un miglioramento al sinistro ed un peggioramento al destro… inizialmente tra l’altro la situazione era capovolta, l’occhio sinistro era più lento nel recuperare a differenza dell’occhio destro. A giugno ho fatto l’ultima visita di controllo ed avevo un leggero residuo di miopia ad entrambi gli occhi 0.75 mentre l’astigmatismo era scomparso. Premetto che il mio caso era drammatico nel senso che avevo sia una forte miopia che un forte astigmatismo e nonostante tutto mi sono fatta coraggio ed ho deciso di sottopormi a tale intervento in quanto ero stanca di vivere dietro ad un paio di occhiali o a delle lenti a contatto mal sopportate….A breve contatterò l’oculista che mi ha operato, ma non vi nego che sono molto apprensiva e ho paura del suo eventuale responso….prima di contattarlo volevo sapere se qualcun’altro ha avuto un problema simile al mio…ho letto da qualche parte che potrebbe trattarsi semplicemente di secchezza oculare o di un lieve haze corneale curabili con semplici colliri e che il problema dovrebbe risolversi…Ciao a tutti e grazie a chi mi aiuterà
Andrea
Ciao Marco,
ho trovato il tuo sito proprio domenica prima di effettuare giusto ieri la PRK.
Devo dire che ero molto preoccupato, ma alla fine tutto sembra essere un ricordo lontano ed invece sono passate solo 24 ore.
Subito dopo l’operazione ho avuto dei forti dolori, evidentemente l’effetto dell’anestetico è passato rapidamente ed il viaggio in macchina mi ha dato un fastidio enorme. Ma proprio ieri c’era un sole spettacolare!
Ora vado avanti con alti e bassi, ma nulla di così tragico da aver richiesto antidolorifici al momento, limitando la cura ai colliri prescritti.
La prima notte è stata un po’ insonne a causa delle “lame” che si infilavano all’improvviso negli occhi e non è stato il massimo.
Da quel che leggo domani dovrebbe essere il giorno peggiore ma ormai ci siamo. Non posso che aspettare.
Per il resto gli occhiali da sole mi stanno dando più fastidio che non portarli. Forse perché ho già oscurato la casa quindi la sensazione è di vederci ancora peggio.
Sto facendo tutto in completa autonomia.
Se non fosse per il dolore a cui spesso è associato mal di testa non posso lamentarmi.
Dolore che non è neanche costante a dire il vero.
Non posso dare un giudizio sul vero decorso post-operatorio in quanto so che la vista si assesterà col tempo ed il primo giorno non è significativo.
Ma sono fiducioso 🙂
In bocca al lupo a quelli che decideranno di farla.
Andrea
Cristina
Ciao Marco! ho scritto lo scorso 20 maggio in attesa di sottopormi all’intervento che si è correttamente svolto lo scorso 11 giugno (qualche giorno prima di quello previsto inizialmente). Sono ben felice di poter raccontare che è andato tutto bene, da considerare che la mia era una miopia molto elevata: -10 all’occhio dx e -8,50 al sx: ho impiegato anni prima di prendere questa difficile decisione anche perché la cosa che mi frenava più di tutte era il pensiero di non recuperare del tutto la vista e magari non riuscire più a mettere nemmeno le lenti a contatto.
Io ho fatto la PRK in uno studio a Siena che dista dalla mia residenza quasi 500 km: la scelta è dovuta al fatto che ho speso una cifra molto inferiore rispetto a tutti gli altri posti e le persone che me lo hanno consigliato si erano trovate molto bene: infatti mi è costato solo 400 euro per occhio.
Al di là della spesa posso dire che poter vedere con i miei occhi senza più alcun ausilio è tutta un’altra vita! La visione non è ancora ottimale, spesso faccio più fatica a mettere a fuoco da vicino che da lontano, ma dopo 15 giorni ho ripreso in pieno sia l’attività lavorativa (8 h davanti ad un pc) che al di fuori. La parte più difficile è stata fondamentalmente la prima settimana perché ho avuto parecchio male, ma ero preparata all’idea per cui grazie all’ausilio dei colliri e qualche analgesico sono riuscita a gestire il dolore senza grossi problemi.
Mi propongo di riportare appena possibile un resoconto più dettagliato della mia esperienza che ho messo su carta giorno per giorno.
Grazie Marco per l’incoraggiamento che dai a tutti!
Arianna
Ciao Marco,non ci conosciamo personalmente ma volevo ringraziarti pubblicamente perché anche a me, come a molti, hai dato la spinta per affrontare consapevolmente l’intervento. In Rete ci sono molte informazioni sul laser ad eccimeri ma pochissime che trattano il decorso post preoperatorio con precisione come te. E questo è fondamentale per chi si accinge ad affrontare un intervento come questo, che comunque è molto particolare! Leggendo te ed un altro grazioso manuale di un altro “laserizzato” come noi (Marco Sebastiani) ho avuto la spinta per dire sì! Io mi sono operata il 31 Maggio a Fabriano dal Dottor Ramovecchi con tecnica PRK (partivo da una miopia di -4,00, – 3,00) e dopo due giorni davvero duri (molti bruciori e quasi impossibilità a tenere gli occhi aperti,praticamente una cieca…) tutto è passato, quasi dimenticato. Il recupero è graduale ma già i progressi sono evidenti! La sera mi stanco e talvolta le scrittine più piccole mi sfuggono,ma guido, ho ripreso il lavoro da una settimana e faccio una vita normale, ovviamente con le dovute precauzioni (occhiali da sole, poco sole e niente mare, colliri ogni due ore…). Che dire? La sensazione di vedere i crateri della luna e le stelle ad occhio nudo mi sembra un miracolo…e mi sembra anche di averci guadagnato nei colori e nella definizione dei particolari…e solo un miope può capire! Quello che serve (a parte la disponibilità economica…:-)) è sicuramente molta motivazione perchè le prime 48 ore sono davvero dure (io ho sopportato le doglie del parto,ma vi assicuro che anche questi bruciori non sono male!!!) e si ha bisogno di assistenza perché non si è capaci di badare a sè stessi e agli altri (io ho dovuto mandare la figlia a casa dei nonni per quattro giorni), ma vedere senza occhiali o lenti è impagabile! Scusami se mi sono dilungata, grazie ancora e in bocca al lupo a tutti!
Salvo
Ciao Marco, grazie per il tuo contributo.
Le informazioni che troviamo in rete sono spesso frammentarie e riuscire a trovare racconti oggettivi di esperienze abbastanza soggettive non è facile.
Io farò l’intervento il 23 Settembre, e volevo chiedere una vostra opinione, sulla base di quello che vi hanno detto, riguardo il riutilizzo delle LENTI A CONTATTO POST intervento.
Avendo uno spessore corneale basso, e tanta miopia da correggere (-6,50 e 9,00) mi rimarrà qualche residuo di miopia.
Il problema per il quale sono preoccupato sarebbe non riuscire più a tollerare le lenti a contatto.
Grazie a tutti.
Marco
Ciao Salvo,
credo che la tolleranza delle lenti a contatto dopo l’intervento sia da valutare caso per caso. Ti hanno già detto che ti lasceranno un residuo di miopia a causa del poco spessore della cornea?
Michele
Ciao Marco,
ti ringrazio per l’interessantissimo resoconto che “fortunatamente” ho trovato solo dopo aver fissato l’appuntamnto: alcuni dettagli mi spaventano un po’, ma parto comunque preparato.
Mercoledì prossimo mi sottoporrò ad intervento con tecnica LASEK (variante della prk) per correggere miopia di -12 ambo occhi. Record? 🙂
Sicuramente mi resterà un residuo miopico compreso fra 1 e 2 diottrie, ma sarà in ogni caso una rivoluzione nella vita che aspetto da sempre.
Ho 30 anni e porto gli occhiali dalle elementari.
Le fasi di recupero della LASEK dovrebbero essere molto simili a quelle della prk, solamente un po’ più rapide.
Mi è stato previsto un rientro in ufficio in circa 7 gg, ma a tempo parziale e il più lontano possibile dal pc.
Mi sento pronto e fiducioso, ed esperienze come la tua non fanno altro che aumentare le sicurezze di noi “talponi”.
Magari preparo un report simile al tuo per la LASEK, così da confrontare tempi, fastidi e risultati delle due tecniche.
A presto!
Marco
In bocca al lupo!
Se lo fai, scrivi il link del tuo report anche qui!
Grazie!
Michele
Crepi!!
Non vedo davvero l’ora!
Cinzia
Ciao Marco! ho letto il tuo diario tutto d’un fiato perchè sto valutando anch’io la possibilità di sottopormi all’intervento PRK.
Ho 25anni, sono da BL ed ho -8 nell’occhio sx e -7.25 nell’occhio destro. Porto gli occhiali da quando avevo 6anni e le lenti a contatto da quando ne avevo 17..nessuno meglio di chi scrive in questo tuo blog può capire quanto sia fastidioso e snervante non poter vedere autonomamente..!
Il mio oculista (mi fido ciecamente di lui) mi ha fatto conoscere una chirurga che opera a Marostica (VI) nella sede della Salus. Mi hanno proposto subito la PRK, nemmeno sfiorato il dubbio di effettuare la LASIK, nonostante entrambi abbiano detto che ho molto spessore corneale.. ed ora mi viene il dubbio sul perchè di questa scelta
forse ho sbagliato ma prima della visita per l’idoneità non ho voluto informarmi in internet perchè avevo paura di partire prevenuta.
comunque, costo totale dell’intervento 3500euro, tutto compreso (a questo punto presumo le visite post-operatorie?!)
Ho letto di molte persone che si sono operate e leggere alcune fra queste esperienze mi ha dato coraggio ma ho ancora molta molta paura..non ho letto di nessuno che abbia una miopia alta come la mia (anche se nei siti di chirugia refrattiva 6-10 è considerata media) e ho paura di non migliorare la situazione.. se dopo l’intervento la vista sarà uguale o addirittura peggio?
Marco
Ciao Cinza,
La tua situazione è molto simile alla mia.
Purtroppo la cosa più difficile è convincersi di sottoporsi o meno all’intervento. Lo scopo del mio resoconto e delle mie risposte non è convincere nessuno, ma semplicemente aiutare nella scelta dicendo tutto quello che mi è successo e come mi ha cambiato, in meglio, la vita.
Informarsi o meno prima dell’intervento è soggettivo, ma è fondamentale scegliere essendo consapevoli che i rischi ci sono e il risultato non può essere garantito al 100%.
In bocca al lupo!!!
Cinzia
si è vero..ho chiesto al mio oculista quale sia la cosa peggiore in assoluto che può succedere!
mi ha detto: “la peggiore? non essere soddisfatta del risultato..ma al giorno d’oggi ormai!!”
tu che ti sei informato in ogni modo.. il rischio peggiore è quello di dover tornare ad indossare gli occhiali o può capitare di avere difetti non correggibili per sempre? è questo che vorrei capire..perchè se l’unico rischio è di non sistemarsi completamente allora vale la pena provare!! grazie mille per le tue risposte..
Marco
No non è l’unico rischio. Ma è vero che i casi più sfortunati sono molto meno oggi che anni fa. Come tutte le operazioni anche l’intervento di chirurgia refrattiva è un trauma e nessuno può prevedere come il tuo tessuto reagisca biologicamente.
Se poi ti addentri e leggi cosa può accadere nei casi meno fortunati… non ne esci più e non farai più l’operazione.
Ad ogni modo è fondamentale decidere da soli senza condizionamenti e sotto piena responsabilità. Se il chirurgo ha fatto correttamente tutti i passaggi preoperatori e l’operazione riesce bene, è solo questione biologica, non più di scienza…
Mario
Ciao, dopo 25 giorni dall’intervento che mi devo aspettare?
Il primo controllo ce l’ho fissato il 20 giugno (dopo un mese e mezzo), visto che lavoro a ROMA ed il mio oculista di fiducia è a NAPOLI.
Sono rientrato a lavoro quasi subito (dopo 10gg) in quanto non potevo mancare 🙁
Oggi ho finito anche la cura delle goccie terapeudiche e mi rimane solo da mettere il collirio rinfrescante visto che passo molto tempo davanti al PC 🙁
La vista ancora non è nitida, è opaca ed ogni volta che chiudo ed apro le palpebre, essa cambia … (mi infastidice come cosa)… quando riuscirò a recuperare di piu? un resoconto finale sull’intervento, quando si potrà fare? Praticamente capire il risultato finale!
Mi snerve non vederci bene … anche se non portare più gli occhiali/lentine è una bella sensazione!
Ciaoo
Francesca
Ciao Marco,
volevo ringraziarti per lo splendido resoconto. Non hai idea di quanto mi abbia incoraggiata durante i primi giorni del post intervento! Mi sono operata il 04/04/2013 mediante la tecnica prk e tutt’ora leggo il tuo resoconto e mi ci ritrovo appieno. Anche io come te (sono quasi al 56 giorno) ho la visione più nitida ad un occhio, il destro, rispetto che al sinistro e questo mi crea alquante preoccupazioni, nonostante il mio oculista mi abbia detto di stare tranquilla in quanti ci vuole tempo…Articoli come il tuo incoraggiano tante persone a dare una svolta e a migliorare la propria qualità della vita, perchè quando il difetto visivo non è lieve, ma medio alto o addirittura alto è bene sottoporsi ad un intervento di chirurgia refrattiva. Bisogna solo farsi tanto coraggio…L’unica cosa che rimpiango e non averlo fatto prima. Le esperienze come la tua o come quelle di altre persone trovate in rete mi hanno aiutata tantissimo e mi hanno spronata a cambiare la qualità della mia vita.
Grazie.