Resoconto dell’intervento di chirurgia refrattiva – PRK – studio Prof. Albino Rapizzi

Presso lo studio del Prof. Albino Rapizzi a Treviso, mi sono sottoposto a un intervento di chirurgia refrattiva, mediante la tecnica PRK (Photo Refractive Keratectomy), per correggere una miopia medio-elevata (6.5 e 7 diottrie) e lieve astigmatismo (0.5 e 0.75).



Introduzione

Purtroppo non sono risultato idoneo alla tecnica LASIK perché avevo cornee troppo poco spesse. Dico “purtroppo” perché, rispetto alla PRK, la LASIK permette un decorso postoperatorio indolore e un recupero visivo molto rapido.
La PRK tuttavia è un’operazione più superficiale, quindi meno invasiva, più semplice e in certi casi più sicura della LASIK.

Il dolore e il recupero visivo lento, nella PRK, sono dovuti alla ricostruzione e cicatrizzazione dell’epitelio, lo strato più superficiale della cornea, asportato manualmente dal chirurgo, in fase di intervento, per permettere al laser ad eccimeri di scolpire la cornea sottostante. Nella LASIK, invece, l’epitelio viene mantenuto intatto.

Non entro nei dettagli delle tecniche di chirurgia refrattiva prima di tutto perché è facilissimo trovare tutte le informazioni a riguardo in rete, ma soprattutto perché è importante che ognuno scelga autonomamente quanto informarsi. Personalmente ho voluto leggere, sapere e vedere tutto ciò a cui sarei andato incontro, ma non è detto che sia il modo migliore per affrontare un’operazione del genere. Dipende molto dalla sensibilità individuale.

Intervento bilaterale

Con la tecnica PRK è possibile decidere di operare entrambi gli occhi lo stesso giorno, anziché aspettare 1 mese tra un intervento e l’altro.

Con la LASIK, invece, si opera prima un occhio e l’altro dopo qualche giorno. A parte il rischio di infezione, comune a qualsiasi operazione chirurgica, effettuare un intervento bilaterale ha solo vantaggi: il recupero visivo è più rapido perché gli occhi si abituano assieme, il risultato finale è migliore, il decorso postoperatorio è dimezzato e si è sottoposti a un solo intervento, quindi minor stress operatorio (da non sottovalutare).

Giorno 0 - L'intervento, prima parte

L’appuntamento è per le 12:00. Dopo una breve attesa, vengo chiamato dall’infermiere nella sala pre-operatoria. Comincia a mettermi delle gocce di anestetico sugli occhi. Aspetto qualche minuto, torna e mi somministra del tranquillizzante sotto la lingua. Infine mi chiama per andare nella sala operatoria dove ad aspettarmi ci sono il chirurgo e un’altra infermiera.

Mi fanno stendere sul lettino e mi posizionano sotto un macchinario pieno di luci. L’intervento dura una decina di minuti per entrambi gli occhi. Mi operano prima l’occhio destro e dopo quello sinistro. L’operazione non fa assolutamente male ma può fare una certa impressione: dopo l’asportazione dell’epitelio si sente il rumore del laser che scolpisce la cornea. Basta guardare fissi la luce rossa e cercare di non muoversi. Il laser segue ogni micro movimento dell’occhio e si ferma in caso di problemi. L’odore è la cosa più strana: sembra pollo bruciato, lo si sente anche se si cerca di non respirare. È qualcosa che rimane impressa nella mente, infatti sembrerà di sentirlo anche i giorni a venire.

Ultimato l’intervento, gli occhi vengono protetti con delle lenti a contatto terapeutiche. Mi fanno alzare sul lettino e già mi rendo conto di riuscire a vedere bene, tuttavia l’ansia che qualcosa sia andato storto non fatica a trasparire. Mi fanno sedere per qualche minuto per potermi tranquillizzare e il chirurgo mi rassicura dicendo che l’intervento è riuscito perfettamente bene! Dice che il laser non si è mai dovuto fermare perché non ho mai mosso gli occhi! Mi avverte che presto comincerò a provare dolori e che potranno essere anche molto forti durante la notte. Si raccomanda di stare al buio e fare impacchi di ghiaccio.
Mi prescrive quindi degli antidolorifici e il collirio antibiotico da usare 5/6 volte al giorno.
Fissiamo l’appuntamento per la visita già la mattina seguente.

Giorno 0 - L'intervento, seconda parte

Le lenti terapeutiche sono lenti a contatto che fungono da medicazione e aiutano la cicatrizzazione dell’epitelio, un processo che dura 4/5 giorni, responsabile dei forti dolori che sto aspettando. Ma soprattutto sostituiscono le bende di una volta permettendo una visione parziale. È tutto appannato e sfocato, ma almeno posso camminare autonomamente.

Sono stato operato intorno alle 13. Le prime 12 ore passano abbastanza tranquillamente. Indosso occhiali da sole, sto nel buio completo e il dolore è assolutamente sopportabile. È importante evitare la luce perché favorisce l’irritazione. Anche per questo motivo operarsi nei mesi invernali aiuta: il freddo e le poche ore di sole sono condizioni ottimali.

Verso l’una di notte, dopo l’ultima somministrazione dell’antibiotico, il dolore comincia a essere molto intenso.
Gli antidolorifici non fanno effetto, l’unica cosa che riesce in qualche modo a calmare il dolore è l’impacco con il ghiaccio.

Giorno 1 - Prima visita

Passo la notte insonne, la sensazione è quella di avere dell’alcol negli occhi, bruciano moltissimo, ma ne ero consapevole… cerco quindi di non preoccuparmi.

Per fortuna arriva velocemente il momento di prepararsi per tornare alla clinica per la visita.
Il dottore è contentissimo, la cornea gli sembra in ottimo stato e la cicatrizzazione procede come previsto. Mi dice che i dolori dovrebbero diminuire perché l’epitelio va ricostruendosi in maniera radiale verso il centro dell’occhio, quindi la zona interessata sarà sempre minore.
Durante il mattino i dolori sono molto più sopportabili, ma nel pomeriggio cominciano ad acuirsi e la notte è come la precedente: risulta impossibile dormire… Non me l’aspettavo, il dottore aveva detto che il dolore sarebbe diminuito, invece no. Come avere le lame negli occhi. Antidolorifici e ghiaccio fanno quel che possono finché, esausto, credo verso l’alba, riesco ad assopirmi.

Giorno 2 - Febbre

Mi sveglio verso le 10, sorpreso di essere riuscito a riposare un po’. Il dolore si è trasformato in fastidio, è sempre una sensazione di bruciore che diventa più intenso nelle ore serali. Il fastidio alla luce costringe a stare sempre al buio.
Incuriosito da alcuni brividi, mi misuro la febbre: 37.5. Il dottore mi aveva avvertito che avrei potuto avere della “febbre da stress”.

Giorno 3 - Seconda visita

L’epitelio si è ricostruito completamente! La cicatrizzazione procede ed è possibile togliere le lenti a contatto terapeutiche! Ci speravo… ho sempre mal sopportato le lenti a contatto, anche per poche ore (altro motivo per cui ho voluto fare l’operazione), figuriamoci dopo 4 giorni e 3 notti!

La vista è tutt’altro che nitida, in questa fase viene definita “vista acquosa”, ovvero come se guardassi attraverso un vetro bagnato. In percentuale potrei dire di vedere al 40% rispetto a una vista ottimale.
Il dolore cambia, non c’è più il bruciore, e la sensazione è quella di avere sabbia negli occhi. Sono le cicatrici dell’epitelio: le palpebre, passandoci sopra, sentono come delle rocce, delle montagne.

Giorno 4 - Miracolo

Dolori spariti! Le montagne sono diventate colline! Il fastidio alla luce è diminuito, ma soprattutto la vista è raddoppiata rispetto al giorno prima! C’è sempre molta difficoltà a mettere a fuoco sia da vicino sia da lontano, ma sono molto più frequenti i momenti in cui qualcosa risulta nitido! Il salto di qualità rispetto al giorno prima è notevole, sono al 50%.

Giorno 5-6

La vista rimane sostanzialmente uguale: si vede bene, ma come se fosse tutto un po’ appannato e le scritte non risultano nitide, soprattutto quelle più piccole. Impossibile leggere libri, riviste o giornali. Usare il computer affatica molto ed è frequente l’insorgere di mal di testa e dolori di stanchezza attorno agli occhi.

Giorno 7 - Terza visita

Le cicatrici risultano completamente chiuse ed è quindi possibile tornare alle attività normali, anche sportive. È anche possibile guidare dato che riesco a vedere 8/10 in un occhio e 6/10 nell’altro! (la legge permette la guida se si hanno almeno 5 e 2 decimi!).

Il dottore dice che continuerò ad avere questa vista così appannata e poco nitida per almeno 20 giorni e che riuscirò a mettere meglio a fuoco da vicino scritte, monitor e testi nel giro di un mese. Mi avverte che il miglioramento sarò molto più graduale, non ci saranno più salti netti come dal 3° al 4° giorno. Potrei dire di essere al 55%. Viene sospeso il collirio antibiotico, sostituito da un collirio a base di cortisone che dovrebbe aiutare a migliorare la qualità visiva.

Giorno 8 - Prima prova di guida

Tutto sommato positiva anche se come si immaginava le scritte e i cartelli sono più che altro un’intuizione! È anche difficile mettere a fuoco il cruscotto. Non oso immaginare con che coraggio possa guidare chi ha 5 e 2 decimi!

È molto stressante: il cervello cerca costantemente di vedere meglio tentando di compensare quello che non riescono a dare gli occhi. Dopo un paio d’ore in città si accusa stanchezza alla testa.

Messa a fuoco da vicino

Al momento è la cosa più difficile. Questo perché, come ogni miope, ho sempre visto benissimo da vicino, senza occhiali.

Il miope non ha bisogno di sforzarsi per mettere a fuoco da vicino, come invece fa chi ha una vista normale. Ora invece i miei occhi mettono a fuoco da lontano in maniera normale, mentre la messa a fuoco da vicino è cosa completamente nuova. È solo questione d’allenamento… e sono in ritardo di trent’anni!

Giorno 9 - Uscita serale

È ancora più difficile vedere rispetto al giorno. Le luci dirette (fanali, lampioni) sono contornate da grossi aloni e danno molto fastidio.

Giorno 10-11

La vista rimane sostanzialmente della stessa qualità. In percentuale siamo sull’65%. Prima sciata. La vista non nitida non dà problemi, ma è meglio far guidare qualcun altro.

Giorno 12-25

Si avvertono sensibili miglioramenti alla qualità della vista. Le scritte risultano un po’ più nitide ma ancora non perfette. Riscontro una visione migliore con l’occhio destro rispetto al sinistro, ma la visione con entrambi gli occhi aperti è comunque buona (80%). È migliorata moltissimo la messa a fuoco da molto vicino, 10-20 cm, mentre nel campo medio 40-80 cm (lo schermo del computer) è ancora difficile leggere distintamente le scritte più piccole.

Giorno 26 - Rientro al lavoro

Abbastanza traumatico: la visione del monitor per 6, 8 ore di fila è molto stancante per il fatto che le scritte più piccole sono ancora poco definite. La guida di sera, con gli occhi affaticati, non è piacevole: i lampioni e i fari più in lontananza si vedono doppi.

Giorno 27 - Quarta visita

Il dottore dice che, nonostante le difficoltà, il recupero è positivo e ci saranno miglioramenti nelle prossime settimane. I tempi sono soggettivi e possono trattarsi di 3 settimane come di 1 o 2 mesi. Sforzandomi sono riuscito a leggere, con entrambi gli occhi aperti, i 10 decimi!

Giorno 38 - Pubblicazione del resoconto

Dopo due settimane dal rientro al lavoro, la vista di giorno è leggermente migliorata (85%), mentre la vista notturna, dopo 8 ore al computer, è ancora scarsa (65%). Gli occhi lacrimano, c’è un lieve bruciore, e i punti luminosi più lontani si vedono doppi.

Ogni sbattito di palpebre cambia il modo in cui la luce viene rifratta sulle cicatrici, migliorando e peggiorando la qualità della vista costantemente.
Paradossalmente dopo 6 ore di sciata, quindi con freddo, sole, vento, la vista notturna è quasi perfetta come quella diurna. È proprio lo sforzo di mettere a fuoco sul campo medio a far irritare le cicatrici: come una cicatrice sulla pelle ogni tanto può far male o dare la sensazione di “tirare”, le cicatrici dell’epitelio manifestano l’irritazione appannando la vista o rendendola poco definita.

Giorno 56 - Quinta visita

Dopo un mese dall’ultima, la situazione è migliorata poco. Sicuramente la vista al computer è meno stressante perché le scritte sono più definite e a fine giornata mi sento meno stanco. Ma di notte, per strada, la vista è ancora molto scarsa. Danno sempre fastidio gli aloni attorno ai punti luminosi e l’occhio destro vede le forme lontane più contrastate (come le scritte o i segnali stradali) quasi doppie. L’occhio sinistro ha una definizione migliore e la visione binoculare comunque è accettabile.

Durante la visita esprimo al professore la preoccupazione che la guarigione si sia stabilizzata e non avrei più avuto miglioramenti. Al contrario, fortunatamente, il dottore mi ha tranquillizzato: il recupero è sempre in atto e sarà molto lungo, questo perché dipende dalla reazione soggettiva dei tessuti e di come tendono a guarire. Le cicatrici sono ben levigate, ora quello che deve migliorare è la trasparenza della cornea e può durare qualche mese, ma certamente ci sarà un miglioramento, considerando che mi sono operato meno di due mesi fa.
La terapia con collirio cortisonico con due applicazioni al giorno continua così come l’uso di lacrime al bisogno.

Giorno 79 - Visita medica aziendale

Sorprendentemente sono riuscito a vedere 12/10!!! Ogni occhio da solo ha 10/10 leggermente scarsi, mentre con la visione binoculare riuscivo perfettamente a vedere la riga 12 (12/12). Ce ne fossero state altre avrei visto ancora di più!

La vista notturna invece è ancora scarsa e non è cambiata molto in questi giorni. Certo rispetto a due mesi fa è migliorata, ma è ancora lontana dall’essere definita.

Giorno 93 - Sesta visita

Sono arrivato al controllo con occhi molto stanchi e quasi non vedevo le lettere del tabellone perché molto annebbiate con un alone di luce attorno. Il professore temeva un residuo di miopia, ma provando a guardare attraverso una lente con correzione 0,5, l’occhio la rifiutava. Prova che la correzione al laser è giusta e che la questione è solo superficiale. Si dovrà avere pazienza, come detto, ancora diversi mesi.

La vista diurna è praticamente perfetta, non ci sono problemi in nessuna situazione. Rimane scarsa la vista notturna: facce poco riconoscibili da 5 metri in avanti, cartelli stradali da intuire più che leggere e luci con aloni e stelle tutto attorno. Attendiamo fiduciosi questi miglioramenti dei prossimi mesi…
La terapia con collirio cortisonico viene diminuita. Da due applicazioni al giorno si passa a una. Continuare con l’uso di lacrime al bisogno.

Giorno 125 - Settima visita

Settima visita. Nell’ultimo mese la vista è migliorata molto. L’occhio sinistro, da solo, è riuscito a leggere i 12/10. L’occhio fa ancora fatica e arriva senza grossi problemi a 8-9/10. La vista binoculare migliora ulteriormente e volendo avrei potuto leggere oltre i 12/10!

Al quarto mese dall’operazione ho raggiunto un’ottima qualità visiva sull’occhio sinistro e una buona qualità su quello destro. Quest’ultimo migliorerà nei prossimi mesi perché la cornea diventerà sempre più limpida. È proprio la limpidezza non completamente cristallina che crea i difetti notturni (presenti in entrambi gli occhi). La vista notturna è leggermente migliorata rispetto al mese scorso, ma non è ancora soddisfacente. Le ore di luce sono aumentate e ciò sicuramente aiuta. I bagliori sono diminuiti, ma permane una visione doppia soprattutto all’occhio destro. In ogni caso la guida non risulta compromessa, ma è ancora difficile riconoscere le facce in lontananza.
Confermata la terapia al collirio cortisonico con un’applicazione al giorno e l’uso di lacrime al bisogno.

Giorno 160 - Ottava visita

Nell’ultimo mese non ci sono state grosse differenze. L’occhio sinistro ha raggiunto senza alcuno sforzo una vista eccellente: 12/10 da solo. L’occhio destro è ancora indietro, vede 9/10 decimi sforzando molto.
L’effetto, soprattutto di sera, è quello che si ha quando si vede leggermente doppio, sfasato. La vista binoculare è comunque perfetta di giorno e accettabile di notte. Viene sospeso il trattamento col Flumetol, mentre le lacrime possono essere usate al bisogno.

La prossima visita sarà tra 4 mesi, ovvero 9 dall’intervento.

Giorno 180 - Sei mesi dall'intervento

L’occhio destro è migliorato, soffre meno anche di notte. I bagliori e le fonti luminose sono più definiti e danno meno fastidio.

Le lacrime sono usate molto meno, una volta al giorno se mi ricordo, non ne sento quasi più il bisogno, è più un gesto d’abitudine.

Giorno 275 - Nona visita, nove mesi dall'intervento

Durante l’estate non ho avuto alcun problema con gli occhi. La vista è sempre stata ottima praticamente in ogni occasione. Tra i due occhi rimane una differenza sensibile: l’occhio sinistro ha una vista eccezionale di 12 decimi, mentre l’occhio destro vede i 10 decimi con un po’ di difficoltà (tra 0,25 e 0,50 di diottrie). Tuttavia al rientro delle ferie, al lavoro, con uso intensivo del computer, ho notato strani bagliori, sempre all’occhio destro.

In situazioni di sforzo fisico capita a volte di vedere in alto a sinistra una specie di mezzaluna luminosa. E a volte la visione in quella parte sembra “flickerare”. Il chirurgo ha ipotizzato la presenza di un corpo mobile nell’umor vitreo: si tratta di una condensazione del materiale con cui è composto l’umor ed è qualcosa che passa da sola. Abbiamo deciso di controllare in ogni caso la retina per vedere se sta “soffrendo”. Entrambe le situazioni non sono riconducibili all’intervento che, come già spiegato, riguarda solo la superficie della cornea, peraltro perfettamente cristallina in entrambi gli occhi.

Giorno 280 - Esame della retina dell'occhio destro

Esito: negativo! Fortunatamente sembra essere tutto a posto! Bagliori, fastidi e corpi mobili, guariranno e passeranno con il tempo. Il prossimo appuntamento con il chirurgo ci sarà tra 6,7 mesi.

Giorno 365 - Un anno dall'intervento!

Un anno fa ero sotto i ferri per affrontare l’operazione che ha letteralmente cambiato la mia vita! È stata molto dolorosa, soprattutto i primi giorni, il tempo di recupero è stato molto lungo e le situazioni in cui gli occhi fanno fatica sono ancora molte. Ma nonostante tutto è un miglioramento talmente significativo che se potessi tornare indietro sicuramente la rifarei. Non è una passeggiata, non è da sottovalutare e non è per tutti, ma sono molto soddisfatto e mi ritengo molto fortunato.
Le situazioni più difficili sono sicuramente conseguenza delle ore al computer e gli effetti consistono in rossore e bruciore agli occhi, vista più scarsa e meno definita del solito soprattutto di notte. Fortunatamente la differenza di qualità visiva tra un occhio e l’altro non dà fastidio e per il momento è assolutamente sopportabile. La prossima visita sarà tra 3/4 mesi.

Giorno 454 - L'ebrezza dei 15/10!

Sei mesi dopo l’ultima il prof. Rapizzi mi visita per la decima volta. Rispetto ai mesi più invernali, come novembre e dicembre, in cui ho accusato diversi momenti di difficoltà visiva nelle situazioni più critiche, adesso il quadro complessivo è molto migliorato! L’occhio destro vede in modo più preciso i 10/10 anche se non perfettamente, mentre l’occhio sinistro che già vedeva i 12/10 adesso riesce da solo a decifrare le mitiche lettere dell’ultima riga: quelle da 15/10! Con la visione binoculare la vista a 15/10 è ancora più chiara, anche se difficilissima! Ovviamente parliamo di una situazione estrema e verificabile probabilmente solo in ambulatorio o comunque in condizione di perfetta illuminazione e occhi non affaticati. Nella vita reale la vista è più normale e di sera, come succede anche ai non operati, è anche inferiore ai 10/10 (nell’occhio destro). La prossima e ultima visita a settembre, tra sei mesi.

Giorno 720 - Due anni dall'intervento!

Ultima visita del ciclo previsto dal chirurgo Rapizzi con sostanziale conferma della visita precedente. La visita è stata fatta nel mese di dicembre 2013 e la situazione non presenta scostamenti nella qualità visiva. Il ciclo è quindi concluso e si può finalmente decretare che l’intervento è stato un successo! Tornerò dal chirurgo nell’estate del 2014 per un controllo. Se non ci sono grosse novità, non ci saranno ulteriori aggiornamenti del resoconto. Ci sentiamo nei commenti!

 

412 Commenti

  • davide_qv

    ciao MARCO

    ottimo il tuo sito che fa passare molti dubbi a chi come noi si è operato. (operazione prk)

    io ho fatto l’intervento 1 mese fa ad entrambi gli occhi (-4 sx e -4.25 dx con 0.75 di astigmatismo ad entrambi).

    che dire a distanza di un mese entrambi gli occhi vedono bene 11/10 il sx 10/10 il dx con ancora un leggero astigmatismo di 0.25 nel dx che cmq non mi comporta gravi problemi,

    io son tornato al lavoro al pc dopo 14 giorni…però non riuscendo mai a fare più di 6 ore al dì per la prima settimana.

    devo dire che gli alti e bassi dei primi 20 giorni mettono alla prova anche il più pazziente di sto mondo….e solo dopo la visita che ho fatto venerdì scorso ho capito che mi preoccupavo forse anche troppo 😉

    cmq la sera io abbastanza tutto ok…per ora ancora solo mi danm fastidio le luci dei led che fanno i raggetti quando si è in una stanza buia, con una luce accesa quasi zero problemi.

    di giorno invece con entrambi gli occhi tutto perfetto, se provo un occhio per volta il sx è perfetto mentre il dx leggermente non al top….ma spesso basta che bagno un pò l’occhio con un pò di lacrimazione e mi accorgo che potrebbe vedere perfetto pure lui, quindi probabile sia solo da aspettare che si ricrei per bene l’epitelio.

    per ora son contento…vediamo che accade nei prossimi mesi 😉

    • Marco

      Ciao Davide,
      il resoconto del tuo recupero è molto simile a quello che ho avuto io!
      Vedrai che migliorerai ancora dato che sei a pochissima distanza temporale dall’intervento.
      Mi sono sempre chiesto perché i chirurghi non danno il collirio anestetico in uso ai pazienti dopo l’operazione per evitare i dolori. Tu sei il primo che sento che l’ha usato. Sei stato molto fortunato!

      • davide_qv

        ciao

        a me han dato quel collirio probabilmente perchè mi son operato in Slovenia a NOVA GORICA in una clinica privata 😉

        non sono andato di la per questioni di costi (ho speso 1500 euro) ma per le molte persone che conosco che si sono operate li con esito positivo anche a distanza di anni e per la distanza da casa ( 12 km) 😉

  • valentina

    Crepi!!! si in effetti hai ragione, ma me le ha prescritte monodose… quindi mi sa proprio che una volta aperte dovrò gettarle!!! spero tanto vada tutto bene!!! ciao e grazie ancora 🙂

  • valentina

    Ciao Marco!
    grazie mille per il tuo resoconto super dettagliato 🙂 io mi sottoporrò all intervento prk la prossima settimana… sono già agitatissima, non mi sto neanche più truccando gli occhi per lasciarli riposare un po’ eheh 🙂 vorrei farti delle domande anche io, perche so già che mi dimenticherò di farle al chirurgo:) dato che si avvicina la bella stagione, il sole sarà inevitabile… la prima settimana starò in casa… ma poi? ci saranno problemi? (ovviamente con gli occhiali da sole )… il mare quest anno me lo dovrò scordare? pensa che a me fanno paura anche le luci dei negozi :/
    un’altra cosa… le goccine dei colliri monouso sono riutilizabili almeno 2 volte? (quindi entro 4-6 ore?
    grazie mille in anticipo:)

    • Marco

      Ciao Valentina,
      diciamo che è preferibile fare l’intervento alle porte dell’inverno in modo da passare i primi mesi di recupero quando è più freddo.
      Questo perché meno luce del sole prendi, meglio è.
      Da qui a rinunciare al mare in agosto però ce ne passa! Immagino che il tuo chirurgo non abbia nulla in contrario!
      Non saprei dirti per le monouso che ho volontariamente escluso per ragioni economiche: la boccetta è si più costosa ma richiusa ti dura di più e soprattutto non la finisci in pochi giorni!

      In bocca al lupo!!!

    • davide_qv

      VALE

      io mi son operato il mese scorso, ed anche appena operato la luce del sole non mi dava minimamente fastidio (ovviamente me ne stavo con gli occhiali da sole per sicurezza anche in casa) ma in tutto il post operatorio non ho mai avuto fastidi da sorgenti luminose….ma ho anche avuto culo di avere praticamente zero dolore.

      un consiglio però è quello di seguire alla lettera le prescrizione dei colliri e usare quello anestetico senza paura finchè si han su le lenti in modo da evitare fastidi e dolori.

      io per dormire e non sentire magari quel filo di brucione ad occhi chiusi mi ero preso un AULIN la notte ed ho dormito 8 ore filate (ps sono uno che non prende mai medicine e quindi l’AULIN fa effetto immediato e intenso)

      cmq il tutto è soggettivo….alcuni miei amici han avuto parecchi fastidio con la luce o un pò di dolore…ma lo si scopre solo dopo l’intervento…ogni occhio alla fine è diverso.

      cmq vai tranquilla…e pensa che la soddisfazione di vivere senza occhiali è ben maggiore di quei pochi giorni di fastidio 😉

      ciao

      • Ida

        Con quale tecnica sei stato operato? E dove? Io vivo a Roma e vorrei affidarmi a un bravissimo oculista.
        Grazie
        Ida

        • Marco

          Ciao Ida,
          ti invito a leggere le prime righe del mio resoconto per avere risposta alle tue domande 🙂

  • Saporita

    Ciao Marco, ti leggo praticamente da gennaio, ovvero da che ho ricominciato ad avere una certa autonomia visiva dopo l’intervento cui sono stata sottoposta a dicembre (femtolasik per elevatissimo astigmatismo e ipermetropia). Ho trovato spesso conforto nel tuo diario riconoscendo i sintomi di un decorso molto simile al tuo per quanto affetti da diverso difetto di vista. Per questo prima di tutto ti ringrazio per tutti i dettagli che ho trovato e per aver alleviato un po’ i miei timori. Oggi però ti scrivo a distanza di circa 4 mesi dall’intervento perchè vorrei capire se anche nel tuo caso la diplopia monoculare è stata presente a lungo. Io incontro ancora difficoltà nell’uso del PC e nella lettura di testi, specialmente se la luce non è più che buona. Inoltre di notte vedo le sorgenti luminose (insegne led ecc…) sdoppiate fortemente. Questo mi mette molta ansia. Ho parlato di questo con l’oculista ma ha minimizzato…. vorrei un tuo commento visto che sei sempre preciso e dettagliato. Grazie e se dovessero servirti altri dettagli chiedimi pure
    Un caro saluto
    S.

    • Marco

      Ciao,
      sono contento che il mio resoconto ti sia stato di conforto.
      Anche io ho avuto una diplopia per molti mesi ma esclusivamente di notte con occhi molto stanchi.
      Attualmente non succede quasi mai se non qualche volta sporadicamente.
      Ti consiglio di avere pazienza e come sempre rivolgerti al chirurgo.

  • Sara

    Ciao Marco, all’ultima visita effettuata il 9 marzo a circa 1,5 mesi dall’intervento di prk, la vista binoculare arriva a 11/10, ma il destro vede meglio che il sinistro, anche se l’oculista nn mi ha fatto provare la visione con gli occhi singoli. Mi ha detto che è tutto perfetto e nella norma, ma sul foglio ha scritto che nell’occhio sinistro ho una lieve haze e di proseguire la terapia . A te è successo? È normale?

    • Marco

      Ciao Sara, non mi è capitato l’haze e sinceramente non ne so molto a parte che è una complicanza. Ti consiglio sempre di chiedere al tuo chirurgo ogni dubbio perché è l’unico che conosce perfettamente i tuoi occhi visto che ha fatto l’intervento.
      In bocca al lupo!

  • valeria

    Ciao marco, mi chiamo valeria e mi sono operata con prk il 25 febbraio..è la prima volta che scrivo su un forumquindi non so se dico cavolate…sono un pò preoccupata in quanto ci vedo benissimo addirittura 12/10 e non ho aloni nè altri problemi, l’unica cosa ad un mese e una settimana dall’intervento è che mi sento continuamente fastidio agli occhi, non dolore, nel senso di affaticamento e occhio spossato come se fossi stata tante ora davanti pc ma non è così…un pò mi danno sollievo le lacrime artificiali…il mio medico dice che secondo lui il mio muscolo fa fatica in quanto ero molto miope da tantissimi anni (ne ho 35 e li porto da quando avevo sei anni) e si deve abituare a lavorare…vorrei solo sapere se ti è capitato e se passa….

    • Marco

      Ciao Valeria,
      quanto ti ha detto il chirurgo è stato vero anche nel mio caso.
      Come te ero molto miope. Anzi lo sono. E anche tu, ricordatelo! I nostri occhi sono e rimarranno sempre fisicamente miopi (quindi allungati rispetto a un occhio normale).
      È vero che devono abituarsi a un modo tutto nuovo di messa a fuoco quindi penso sia normale un periodo di adattamento.
      A 1 mese e 1 settimana un recupero del genere (12/10) è veramente notevole! Sei molto fortunata!

  • Valeria

    Ciao Marco!
    Non so se ti ricordi di me, sono Valeria, e mi sono operata il 6 marzo.
    Sono un po’ perplessa e anche un po’ preoccupata perchè sebbene ad appena 5 giorni di distanza dall’intervento vedevo già 9/10 e 10/10, non appena mi è stata rimossa la lente ho iniziato a vedere peggio, ma molto peggio!
    Me ne sono accorta immediatamente e l’ho detto al dottore che ha risposto che era normale, dato che rimuovendo la lente aveva asportato uno strato superficiale e che sarebbe tornato tutto normale in 3 giorni.
    Ma i 3 giorni sono passati e io vedo ancora male, per la precisione tutto appannato (sebbene a fuoco!). E’ come guardare attraverso un foglio di plastica trasparente… la cosa che mi lascia perplessa è che in tutte le testimonianze che ho letto tutti dicono di vederci meglio dopo la rimozione della lente e non peggio!
    Mi rendo conto che a 9 giorni dall’intervento forse pretendo troppo, però è sconfortante vedere male dopo aver visto quasi perfetto.
    Tu hai notato differenze dopo la rimozione della lente?
    Grazie mille e… buona visione!!

    • Marco

      Il mio chirurgo la chiama “vista acquosa” ed è assolutamente normale!
      Segui le indicazioni del tuo chirurgo e se hai bisogno chiedi di fare una visita di controllo ulteriore.

  • samanta

    Sì, io avrei potuto fare la Lasik per quanto riguarda lo spessore della cornea, ma sarei dovuta andare a Firenze (io abito in Romagna) e per me era un po’ scomodo, inoltre avrei dovuto pagare quasi 700-900 euro in più. Alla fine, invece mi sono rivolta ad un oculista che opera in zona, perché c’erano andati anche dei miei familiari e si erano trovati bene, ma è inutile…ciascuno fa caso a sé. Siccome ero un po’ nervosa, non ho voluto informarmi più di tanto prima di farla: conoscevo tante persone che si erano sottoposti all’intervento e che erano soddisfatti del risultato, quindi ho evitato di leggere troppo prima per evitare di spaventarmi. Mi sono fidata di quello che mi ha detto l’oculista. Concordo che il recosonto delle nostre esperienze sia fondamentale. Chi si deve sottoporre all’intervento di chirurgia refrattiva deve essere ben consapevole che con la PRK i tempi di guarigione possono essere anche molto lunghi. E’ la tecnica più consolidata e, forse, più sicura, ma con il recupero più lento. In ogni caso ti terrò informato sugli sviluppi! Crepi il lupo, Samanta

  • samanta

    Ciao Marco,
    ti ringrazio per avermi rassicurato, ma è stato l’oculista a dirmi che potevo rientrare al lavoro. Mi ha detto che all’inzio avrei fatto un po’ fatica, ma che non avrebbe pregiudicato l’esito dell’intervento. Mi ha detto di fare pause ad ogni ora e di usare tante gocce artificiali. Non so, veramente, sento opinioni contrastanti, sono confusa! Comunque io se tornassi indietro, pagherei di più ma farei la lasik. Il mio oculista me l’aveva sconsigliata, perché diceva che, se qualcosa va storto, è più difficile recuperare i danni, ma riavere una vista ottimale dopo pochi giorni è impagabile! Avrei preferito che fosse stato più sincero sui reali tempi di recupero. Io purtroppo lavoro da sola, nessuno mi può sostituire, quindi mi sarei organizzata in modo diverso. UFFA
    Tu partivi da -6 da entrambi gli occhi? Grazie, Samanta

    • Marco

      Ciao Samanta,
      come ho scritto io partivo da una miopia abbastanza elevata (6.5 e 7 diottrie) con lieve astigmatismo (0.5 e 0.75).
      Non ho potuto fare la Lasik perché lo spessore della mia cornea non lo consentiva perché troppo sottile. Tu avresti potuto farla?
      Ad ogni modo devi solo avere pazienza, i disagi diminuiranno e prima o poi il recupero sarà completo.
      Avere questo tipo di informazioni prima di sottoporsi all’intervento credo sia fondamentale ed è per questo che esiste questo resoconto. 🙂
      In bocca al lupo!

  • samanta

    Ciao Marco,
    anche io ho letto con molto interesse il tuo resoconto, perché ero un po’ preoccupata per il lento decorso post-operatorio.
    Io sono stata operata sabato 16 febbraio 2013 (tecnica PRK). Forse l’ho presa un po’ sottogamba, nel senso che pensavo di riuscire a vedere bene dopo 2 settimane, mentre ad oggi (sono al 16 giorno dopo l’operazione) vedo ancora sfuocato. Io partivo da una miopia media (-3,75 dal sx e – 2.50 dal dx con un grado di astigmatismo). ieri sera sono andata a fare un controllo ed ora vedo 8/10 dal sx e 7/10 dal dx, ovvero meno di quello che ci vedevo prima dal dx! L’oculista dice che il mio occhio cicatrizza molto lentamente, per questo non ci vedo ancora bene, ma sinceramente non pensavo che i tempi di recupero per alcuni fossero così lunghi! Oltretutto, rispetto a quello che vedevo prima senza occhiali, non vedo tutta questa differenza, quindi sono un po’ sfiduciata. Non ho visto un miglioramento davvero significativo da quando mi sono state tolte le lenti ad oggi. Anche io vedo meglio al mattino e peggioro man mano che si arriva a sera. Poi ho il divieto di nuotare per due mesi che per me è come una condanna a morte. Io se tornassi indietro forse farei la Lasik. Sono rientrata al lavoro dopo 10 gg e faccio un lavoro al pc, quindi è parecchio disagevole avere tempi di ripresa tanto lunghi. Tu dopo quanto tempo hai detto di avere raggiunto i 10/10 da entrambi gli occhi? Ti ringrazio in anticipo, un caro saluto, Samanta

    • Marco

      Ciao Samanta
      considera che 16 giorni dall’intervento è ancora presto. Ma soprattutto tornare al lavoro al pc a 10 giorni è pura follia perché ritarderai ancora di più il recupero!
      Io in un occhio ho recuperato anche 12/10, forse di più, nel destro invece arrivo a stento a 10. Ad ogni modo un recupero buono per tornare a lavorare su pc si ha a 30 giorni dall’intervento, a 3 mesi si ha un recupero che si avvicina ai 10/10, ma il recupero completo sia ha dopo 6 mesi o anche 1 anno dall’intervento.
      A 16 giorni devi solamente avere pazienza e sforzare meno possibile gli occhi!
      In bocca al lupo!

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